Prende il suo nome dal lato più freddo e inclemente di una montagna ma, per ironia della sorte, la leggenda di
The North Face nasce su una spiaggia. Tutto iniziò nel
1966 a
San Francisco, quando
Doug Tompkins aprì il primo negozio a insegna The North Face.
Rivoluzionaria la formula: all’interno si trovavano prodotti per lo sci e il camping creati dal proprietario, che vendeva direttamente o spediva per posta sulla base di un piccolo catalogo, una sorta di e-commerce ultra specializzato ante litteram.
Niente cocktail o finger food per l’inaugurazione, bensì un concerto dei
Grateful Dead, band protagonista dell’età d’oro di San Francisco e della California, da cui partì la rivoluzione culturale e sociale degli anni ‘60.
L’attuale logo di
TNF è stato disegnato da
David Alcorn nel 1971 e ritrae l'
Half Dome, roccia granitica che si trova nel Parco nazionale di
Yosemite.

Oggi
The North Face ha superato la cinquantina e di strada, dai tempi del negozio vicino alla spiaggia, ne ha fatta tanta. Acquisito nel 2000 dal gruppo americano
VF, leader mondiale nel
casualwear e
sportswear, è diventato un brand globale da oltre un miliardo di euro e da anni cresce sulla spinta dell’innovazione e dello stile, ma anche dei sempre più labili confini tra abbigliamento tecnico e
lifestyle.
Negli ultimi anni
TNF è diventato marchio di culto tra le nuove generazioni per la sua prossimità al mondo
streetwear, sancita dalla ormai decennale collaborazione con il marchio cult newyorchese
Supreme e da quelle più recenti con il marchio
Vans e con lo stilista
Junya Watanabe del collettivo
Comme des Garçons.
